2010 Anno Permanente della Loserolderness

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martedì 15 aprile 2008

Pippa Bacca

Giuseppina, in arte "Pippa Bacca",
viaggiava in autostop vestita da sposa
per portare un messaggio di pace in
Medio Oriente.


ROMA - E' stato confermato l'arresto di Murat Karatash, l'uomo che ha confessato di aver violentato e strangolato Giuseppina Pasqualino, 33 anni. Lo ha reso noto la Tv privata Ntv secondo la quale i risultati ufficiali dell'autopsia condotta tra la scorsa notte e stamani sul corpo della giovane artista milanese non saranno resi noti prima di qualche giorno. La donna e' stata violentata, strangolata e poi sepolta nuda, cosi' com'e' stata ritrovata ieri in una zona disabitata nei pressi del villaggio di Tavsanli, presso Gebze, a pochi km dalla città di Kocaeli, ad un centinaio di chilometri da Istanbul. Lo riferiscono i siti on-line dei quotidiani turchi 'Hurriyet' e 'Milliet', che riportano alcuni passaggi della confessione dell'assassino.


La notizia della morte dell'artista Pippa Bacca oggi mi ha molto intristito, perchè è l'ennessima dimostrazione che avere fiducia nell' umanità non paga, anzi...
Eppure la sua idea per quanto a molti possa suonare eccentrica era bellissima, riporto qui il comunicato stampa che racconta il progetto di Pippa Bacca

Spose in viaggio
Due artiste vestite di bianco stanno girando l'Europa dell'est e il Medio Oriente. Per favorire la pace

L'8 marzo sono partite da Milano, in autostop, vestite da spose. Nessun abito di ricambio con loro, nonostante il lungo itinerario da affrontare (sempre in autostop), che toccherà l'Europa dell'est, dalla Slovenia alla Croazia, dalla Bosnia alla Bulgaria, quindi, il Medio Oriente: Turchia, Siria, Libano, Giordania, Israele, Palaestina, Egitto. Questo il progetto delle due giovani artiste milanesi Pippa Bacca e Silvia Moro, sostenuto, tra gli altri, dall'associazione culturale Erodoto, dalla Fondazione Pistoletto e da Byblos, che ha realizzato per loro gli abiti da sposa. Due simboli di purezza e amore, indossati per portare un messaggio di pace in Paesi devastati da guerre recenti, o ancora in corso. Ma l'idea è anche quella di favorire gli scambi tra popoli e culture: nel corso del viaggio, le due spose saranno ospitate da associazioni e fondazioni e coinvolgeranno gli abitanti, in particolare le donne, che incontreranno nei diversi Paesi nella creazione di ricami, o in performance ispirate a riti antichi come il lavaggio dei piedi. Raccoglieranno, inoltre, testimonianze video-fotografiche che, una volta tornate in Italia, esporranno insieme a lettere, appunti, manufatti, cartelli usati per fare l'autostop e, naturalmente gli abiti da sposa, in una mostra alla Byblos Art Gallery di Verona.


Paola

2 commenti:

Anonimo ha detto...

hey pao... sono perfettamente d'accordo con te..era un progetto bellissimo e molto dolce..un momento delicato e poetico contro la brutalità del mondo...
quando ho appreso la notizia della sua morte mi sono sentita triste..davvero...
gio

Anonimo ha detto...

Povera ragazza...
Un bel progetto, purtroppo molto (troppo)idealistico...
Una fine del genere era purtroppo ampiamente prevedibile, considerato il mondo di merda nel quale viviamo...

E' comunque orribile e ci risparmiavamo questa conferma...