2010 Anno Permanente della Loserolderness

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martedì 23 giugno 2009

Notte di San Giovanni Battista



Sacerdotesse e Sacerdoti di Pizzocalabro,

come ogni anno a Genova si celebra la veglia in attesa della festa del patrono della nostra amata città: San Giovanni Battista.

Io, con la Consorella Sara, sarò ovviamente presente al Falò in Piazza Matteotti...

Vi riporto qui il programma della serata, con annessa una ricerchina rubata da Internet su significati, usi e costumi di questa bellissima festa pagano-cristiana.



Il Solstizio d'Estate e la notte del 24 Giugno o notte di S. Giovanni

Solstizio: dal lat. solstiti°u(m), comp. di so¯l so¯lis 'sole' e un deriv. di siste°re 'fermarsi' (perché sembra che il sole si fermi e torni indietro) - Dal dizionario Garzanti.

Il sole in questo periodo sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto sino al 24 giugno (per quello invernale il 25 Dicembre) quando ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud sull'orizzonte (a nord per quello invernale).

La notte di S. Giovanni, il 24 giugno appunto, rientra nelle celebrazioni solstiziali; il nome associatogli deriva dalla religione Cristiana, perche' secondo il suo calendario liturgico vi si celebra San Giovanni Battista (come il 27 dicembre S. Giovanni Evangelista).

In questa festa, secondo un'antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falo' e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare.
Non a caso gli attributi di S. Giovanni sono il fuoco e l'acqua, con cui battezzava... associazione, da parte del cristianesimo, per sovrapporsi alle antiche celebrazioni...

Cosi' nel corso del tempo, c'e' stato un mischiarsi di tradizioni antiche, pagane, e ritualita' cristiana, che dettero origine a credenze e riti in uso ancora oggi e ritrovabili perlopiu' nelle aree rurali.


I Fuochi di S. Giovanni

I falò accesi nei campi la notte di S. Giovanni erano considerati, oltre che propiziatori anche purificatori e l'usanza di accenderli si riscontra in moltissime regioni europee e persino nell'africa del nord.

I contadini si posizionavano principalmente su dossi o in cima alle colline, e accendevano grandi falo' in onore del sole, per propiziarsene la benevolenza e rallentarne idealmente la discesa; spesso con le fiamme di questi falo' venivano incendiate delle ruote di fascine, che venivano fatte precipitare lungo i pendii, accompagnate da grida e canti.

Come gia' detto sopra i falo' avevano pero' anche funzione purificatrice: per questo vi si gettavano dentro cose vecchie, o marce, perche' il fumo che ne scaturiva tenesse lontani spiriti maligni e streghe (si riteneva che in questa notte le streghe si riunissero e scorrazzassero per le campagne, alla ricerca di erbe...)

In alcuni casi si bruciava, come per l'epifania, un pupazzo, cosi' da bruciare in effige la malasorte e le avversita'.
Inoltre si faceva passare il bestiame tra il fumo dei falo', in modo da togliere le malattie e proteggerlo sia da queste sia da chiunque vi potesse gettare fatture e malie.


Falò di San Giovanni a Genova

Come ogni anno, il centro storico si anima per gli appuntamenti della veglia, che culminano con l'accensione del falò: si parte da piazza San Matteo con la presentazione del Festival in una Notte d'Estate (ore 19).
Poi due concerti: la Filarmonica Sestrese a piazza Matteotti e musica da camera a Palazzo Rosso, con La Musica al Cinema, viaggio nel mondo delle colonne sonore (entrambi ore 21).
Il corteo parte da piazza Caricamento (ore 21), e accompagnato dalla Filarmonica di Cornigliano attraversa via San Luca, via della Maddalena, piazza Soziglia, piazza Campetto, via Scurreria, piazza e via San Lorenzo, via Canneto il Curto, piazza San Giorgio, via San Bernardo, piazza Ferretto e salita Pollaioli, per terminare in piazza Matteotti.
Qui avrà luogo il concerto dell'Orchestra Bailam (ore 22.30) .
A mezzanotte, sempre in piazza Matteotti, l'accensione del falò.
Buona notte a di San Giovanni a tutti voi, dovunque siate e qualunque cosa facciate...
Sacerdotessa Mikuz

4 commenti:

Ambra ha detto...

Accidenti,
ci pensavo l'altro giorno, mi dispiace perdermi il falò di San Giovanni.
Andate a salutare i fantasmi di San Lorenzo se potete.

mikuz ha detto...

Lo farò!!!

Ricordati di mettere una scopa fuori dalla porta...

Anonimo ha detto...

Anche qui a Torino si festeggia San Giovanni con un falò, ci si pianta un palo in cima e a seconda di come cade si traggono gli auspici per l'anno che verrà.
Quest'anno sembra che ci sarà da lavorare duramente ma andrà bene!

Ambra ha detto...

Qui a Motpellier non si festeggia il battista, in compenso fanno la festa della musica (è una festa nazionale) l'11 giugno, festa che comunque è una schifezza.
Avrei tanto vuluto essere a Genova ieri sera.
Ieri sera ho dimenticato di mettere fuori la scopa, ma ho sognato che la mettevo, quindi qualunque cosa mi abbia preso la strega non sono i miei sogni, e, per fortuna, neanche la mia Bastarda (visto che mi ha svegliato miagolando).